Alessandro Magno fu un mito nell’epoca in cui visse e lo è ancora oggi. La sua fu una vita all’insegna di conquiste e vittorie e la morte lo accolse precocemente. Ma cosa accadde quando il leggendario sovrano chiuse gli occhi ed esalò il suo ultimo respiro? Il suo impero fu combattuto e diviso tra i suoi fedeli. Ma il suo corpo, il suo soma dove venne seppellito? Dove giace il giovane conquistatore?
E’una domanda che attraversa i secoli e arriva fino a noi. Diversi studiosi hanno ipotizzato nel tempo diversi siti che potrebbero ospitare la tomba di Alessandro e alcune di queste ipotesi trovano dei riscontri teorici. Valerio Massimo Manfredi, dopo la trilogia Alexandros, ci racconta in questo saggio l’affannosa e secolare ricerca al corpo di Alessandro il Grande dove diverse teorie si scontrano o si sostengono. Chi vuole si trovi a Ege, sua città natale, chi ad Alessandria, città da lui fondata, chi ancora in altri luoghi dell’immenso impero che creò. Ognuno presenta le sue prove estratte dalla letteratura, da documenti storici, dal proprio intuito o dal proprio immaginario.
Ma perché uomini di diversi tempi e culture si impegnano in questa ricerca? Manfredi propone un’adorazione particolare e immortale per il forte Alessandro, considerato un eroe o quasi un dio.
In questo libro troviamo l’enigma, il mito e la leggenda che continuano ad avvolgere la figura di Alessandro Magno.
Un saggio interessante, ma non molto scorrevole per chi non è abituato al genere.
“Gli dei e gli eroi possono esistere soltanto finché gli uomini vi credono” dice Manfredi, e così sarà anche per Alessandro, che vivrà finché il suo ricordo vivrà.
Erica